Anna Maria Sassone
18 aprile 2013, mattina: mi sono ritrovata a pensare ad alcuni pazienti, a quelli che hanno un terrore panico non della sconfitta ma della vittoria; a quelle persone, e sono molte, che hanno più volte avuto le chiavi per il successo e che tuttavia all’ultimo momento sono riuscite, nell’abilità della disabilità, a convertire una possibile vittoria in una nuova sconfitta.
E mi sono immaginata il PD in una stanza d’analisi, al pari di un paziente che dopo il suo ennesimo agito autodistruttivo riesce a chiedersi, se non altro, i motivi di questa sua coazione a ripetere. … Continua a leggere